lunedì 29 settembre 2008

Le poche tracce di Fanny e Clara

Questo è un brano per solo piano di Fanny Mendelssohn:


Il ridotto numero di video (2) dedicati a lei è una riprova di quanto detto al post precedente..

Andiamo molto meglio con Clara Schumann, dove si trovano una cinquantina di video, 3-4 dei quali dedicati al trio op.17:


Ma non cambia la sostanza del discorso...

venerdì 26 settembre 2008

Donne compositrici

Concerto in onore di Clara Schumann e Fanny Mendelssohn
Venerdì 26 settembre 2008, Tivoli (Villa d'Este)

Rassegna "Jeux d'Art" http://www.lastanzadellerose.eu/sections/it/
pianista: Francesco Nicolosi http://www.francesconicolosi.it/

Confesso di aver accompagnato Enza a questo concerto con un pò di pregiudizio.
La prima sorpresa è stata constatare che il concerto (pubblicizzato con un pò di furbizia a nome di MENDELSSOHN / SCHUMANN) si riferiva alle composizioni della sorella di Felix, Fanny Henselt-Mendelssohn, e della moglie di Robert, Clara Schumann.
Armatomi di 'pazienza', poco prima di ascoltare i brani per trio (pianoforte, violino e violoncello), le avevo detto che non doveva aspettarsi granchè (e ad essere sinceri che la musica strumentale è un'arte troppo astratta per la mente femminile, troppo 'geometrica').
La seconda sopresa l'ho avuta pochi istanti dopo l'attacco del trio in Rem di Fanny Mendelssohn:non si trattava di musica salottiera, nè scontata.
Piuttosto vi leggevo un'ansia di far emergere sensazioni inespresse, una ricerca costante di bellezza pura, assoluta, piuttosto che formale.
La partitura sembrava molto fluida e ricca dei motivi tradizionali del primo romanticismo.
All'accenno del secondo tema, veramente ispirato, Enza mi ha guardato come per dire "erano queste le dilettanti che non volevi farmi ascoltare?".
In realtà, dovevo assolutamente trovare dei difetti, o spiegarmi perchè queste due compositrici fossero arrivate sino a noi sconosciute..
E dunque, il primo tempo era troppo prolisso, il secondo e il terzo al confronto erano esercizietti di stile, il quarto una sequenza di idee musicali giustapposte senza coerenza interna.
Il trio insomma, mancava di robustezza, di continuità nel discorso musicale, anzi parecchie risoluzioni sembravano un pò isteriche sia da un punto di vista tonale che ritmico.
E tuttavia non potevo non pensare a cosa sarebbe potuta diventare questa donna se fosse stata incoraggiata dal marito e dal fratello alla composizione, cosa che a prescindere dalle 'buone parole', sembra non fosse avvenuta, come testimonia una lettera di Felix alla sorella, letta in sala da un'attrice di teatro prima dell'esibizione.
A proposito, mi ha dato grande soddisfazione rivedere Nicolosi, già apprezzato a Napoli in varie occasioni (un pò più 'brizzolato' ma sempre tanto abile nel fraseggio, da poter ribattezzare 'la scuola del legato e dello staccato' di Carl Nicolosi), un talentuoso esponente della scuola napoletana di cui ho avuto qualche rudimento.

Dopo aver riveduto le mie posizioni, il trio in Solm di Clara Schumann mi sembrava veramente un piccolo capolavoro: simile nello stile a Robert, ma con una grande solidità nella struttura del brano, sia sul piano formale che nel periodo musicale, soprattutto priva delle frequenti mutazioni d'umore tipiche di Robert.
La sua forza di madre (di ben otto figli) e di moglie, consolatrice di un marito - genio affetto da depressione bipolare (sconfinata poi nella pazzia) si può intuire bene dalle qualità della sua musica.
Certo, mi sono detto, queste sono le compositrici più note dell'800, assieme a poche altre eccezioni, e in entrambi i casi queste donne hanno vissuto sin da adolescenti una simbiosi profonda con due geni della musica. Dunque ora la domanda diviene questa: le due artiste avrebbero sviluppato da sole questo tipo di sensibilità (e di genialità) senza lo stimolo di due compositori del calibro di Felix Mendelssohn e di Robert Schumann?
E se una donna può arrivare a tali livelli spontaneamente nella composizione musicale, come mai anche in tutto il '900 e fino ai periodi più recenti sono scarse le tracce del genio femminile in ambito classico, jazz, persino nella musica per il cinema?